"La gentilezza salverà il mondo"
Leggendo il nostro post precedente, qualcuno si sarà posto domande generate dai dubbi della nostra mentalità moderna e per qualcuno da una forma di egoismo latente.
Essere gentili significa prendersi cura di tutto ciò che ci circonda, adottando un atteggiamento di “responsabilità sociale.”
Questo implica agire in modo etico e con sensibilità rispetto alle questioni sociali, ambientali, culturali ed economiche, nonché impegnarsi attivamente nella propria comunità. Come afferma Cristina Milani (2017), il comportamento altruistico e corretto ha un effetto contagioso: chi vive con gentilezza diventa una sorta di influencer benefico, capace di contribuire significativamente al cambiamento del mondo.
L’autrice ha visualizzato alcuni consigli o dogmi per migliorare il nostro approccio alla Kindness, eccoli divisi in 5 punti:
1. prestare attenzione: allenare la pazienza e concentrarsi su ciò che ci capita intorno
2. riflettere: approfondire le ragioni che stanno dietro ai comportamenti altrui
3. diventare flessibili: abbandonare la rigidità e aprirsi al cambiamento
4. sorridere: essere positivi e sintonizzarsi con gli altri
5. stare nel presente: far affiorare la positività e dimenticare ricordi negativi passati.
Per costruire relazioni sane e positive con gli altri, è fondamentale iniziare dal rapporto che abbiamo con noi stessi. Infatti, per trasformare le nostre abitudini e diventare più gentili verso la collettività, dobbiamo prima modificare il modo in cui ci trattiamo. Come afferma Cristina Milani (2017), avere un buon rapporto con sé stessi vuol dire "volersi bene”, un concetto ben diverso dal semplice "gratificarsi", che spesso si traduce nell'acquisto e nell'accumulo di oggetti percepiti come simboli di status. Volersi bene, per Milani, significa accettarsi per ciò che si è, imparare a perdonarsi e mostrarsi gentili e indulgenti nei confronti dei propri errori e delle proprie imperfezioni.
La stessa autrice ci suggerisce anche qualcosa azione da eliminare per evitare il generarsi di contrasti, contenziosi o diatribe superflue.
I quattro suggerimenti di Milani per essere gentili nelle relazioni sociali:
1. non criticare: chiedersi come mai le persone agiscono in un certo modo
2. non conformarsi: osservare, approfondire e analizzare
3. non demotivare: chiedere scusa, sostenere, valorizzare e gratificare gli altri
4. non subire: eliminare tutto ciò che è tossico.
Sembrano quasi dogmi religiosi, ma se ci pensate è quell’apertura mentale nella quale ognuno di noi potrebbe immergersi traendo il massimo dalle nostre esperienze, un modello che ci permette di ridurre al massimo la conflittualità.
Sulla carta sembrerebbe semplice seguire questi modelli ma perché poi la nostra società va in direzione opposta?
Martin (2019) sostiene che, sebbene le persone tendano a credere di condividere lo stesso mondo e di vivere esperienze simili, in realtà ciascuno percepisce la realtà in modo unico. Anche situazioni che appaiono identiche possono essere vissute diversamente da ognuno. La percezione del presente è modellata dagli eventi del passato, così come dall'educazione ricevuta e dai valori che ci guidano.
Altruismo e gentilezza: due parole chiave per la nostra felicità.
Nel contesto delle relazioni interpersonali, l'ambiente può certamente contribuire a ridurre o minimizzare le ambiguità. Tuttavia, per prevenire fraintendimenti e malintesi, è fondamentale prestare attenzione a possibili omissioni, generalizzazioni e distorsioni nel nostro modo di comunicare. Il modo più efficace per garantire una comunicazione chiara e trasparente è esprimersi con precisione e porre domande all’interlocutore. Verità e sincerità sempre.
Questo significa che siamo tutti profondamente diversi ma affini e alla gentilezza si arriva solo attraverso una nostra volontà. In un’ottica più ampia di riflessione riportiamo le parole di Dacia Maraini che nel 2021 ha pubblicato un libro Una rivoluzione gentile nel quale denuncia un'epoca segnata dalla paura per la quale abbiamo bisogno di un antidoto contro l'odio. È possibile, però, combattere per la giustizia sociale e climatica, per i diritti delle donne e per la solidarietà adottando la gentilezza come strumento principale?
Vi lascio riflettere ascoltando le parole di una grande scrittrice, Dacia Maraini sostiene in una recente intervista: Nei momenti di crisi la gentilezza timidamente si rintana perché prevalgono altri istinti aggressivi, come il sospetto, l’odio, la rivendicazione. E proprio in questi frangenti bisogna resistere con la gentilezza. Ma per gentilezza non intendo un atteggiamento formale bensì un modo di stare al mondo, […].
Ma quale nesso c'è tra l'essere gentile e il mondo di Cena conSenso?
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Bibliografia
Martin F., 2019. Il potere della gentilezza. 16 regole d'oro per ottenere e dare fiducia. Feltrinelli, Milano.
Milani C., 2017. La forza nascosta della gentilezza. Sperling & Kupfer, Milano.
Petraglia V., 2024. Dacia Maraini: “La gentilezza salverà il mondo”. Wise Incontri.
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